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Lo sbiancamento domiciliare e i suoi benefici

Dott.ssa Giulia Freschi • set 29, 2023


Lo sbiancamento dentale domiciliare è un'opzione sicura ed efficace per chi desidera migliorare l'aspetto del proprio sorriso comodamente da casa. Il trattamento utilizza un agente sbiancante a base di perossido di carbamide al 10%, accuratamente selezionato per ottenere risultati ottimali. L'agente sbiancante viene applicato in una mascherina trasparente personalizzata, creata a partire da un calco accurato del dente. Questo approccio personalizzato è essenziale per ottenere un risultato uniforme e naturale. 


Per ottenere risultati ottimali con i trattamenti sbiancanti domiciliari, è importante seguire attentamente le istruzioni. Si raccomanda di indossare le mascherine contenenti l'agente sbiancante per diverse ore o per tutta la notte, a seconda delle istruzioni del medico. È importante mantenere una corretta igiene orale durante il trattamento. Lavarsi i denti prima di indossare le mascherine e dopo averle rimosse contribuirà a garantire risultati ottimali e la salute dei denti. La sicurezza è fondamentale in questo trattamento e il corso di sbiancamento domiciliare è sempre supervisionato da un professionista di fiducia. Dalla sessione di orientamento iniziale alle consultazioni periodiche, l'esperto controlla i progressi e si assicura che il trattamento soddisfi le aspettative del paziente. È importante notare che durante il trattamento può verificarsi una sensibilità dentale. Per ridurla, si raccomanda di iniziare il trattamento gradualmente e di utilizzare un dentifricio per la sensibilità durante il trattamento. Inoltre, in pieno accordo con lo specialista, è possibile personalizzare il trattamento in base alle esigenze individuali, ad esempio interrompendo temporaneamente il trattamento o alternando i giorni di utilizzo del gel sbiancante.


 La durata dell'effetto sbiancante del trattamento varia, ma in genere è di circa un anno. Tuttavia, questa durata è influenzata dallo stile di vita, dall'alimentazione e dalle abitudini personali. Più si presta attenzione alla prevenzione, più si ha la possibilità di mantenere l'effetto per un periodo di tempo più lungo. È importante evitare cibi e bevande che macchiano i denti, come tè, caffè, vino rosso, bevande gassate colorate, spezie colorate e cioccolato. Usate una cannuccia per bere le bevande colorate, in modo che sia meno probabile che entrino in contatto diretto con i denti. Anche smettere di fumare è un passo importante per mantenere un sorriso luminoso. In collaborazione con il dentista, la necessità di un nuovo trattamento può essere valutata in base alle condizioni orali individuali e alle esigenze del paziente.

Autore: Dott.ssa Giulia Freschi 09 feb, 2024
Le radiografie dentali sono esami di routine fondamentali per il completamento della diagnosi delle principali patologie del cavo orale: carie, lesioni peri-apicali, granulomi e parodontite. Durante la prima visita o un controllo di routine, le tipologie di radiografie dentali che possono essere effettuate dagli specialisti sono: ORTOPANTOMOGRAFIA (OPT): La radiografica panoramica delle arcate dentarie (OPT) offre una vista completa della bocca, permettendo di analizzare contemporaneamente denti, arcate dentarie nel loro complesso, ossa della mascella e della mandibola. In questo modo il dentista avrà un quadro completo della salute della bocca e potrà scegliere le terapie e i trattamenti più adeguati da sottoporre al paziente. È un esame indolore e non invasivo, che permette di rilevare lesioni peri-apicali, granulomi, ascessi, cisti, e anche per identificare la presenza di denti del giudizio inclusi (non ancora spuntati e quindi non visibili all’interno della bocca) o eventuali agenesie (assenza di uno o più denti). La radiografia panoramica è un esame a bassa emissione di raggi X, non è comunque consigliata alle donne in gravidanza, mentre può essere eseguita sui bambini che hanno già perso i primi denti da latte. RADIOGRAFIE ENDORALI: Si tratta di piccole radiografie che includono solo una porzione ridotta del cavo orale , al massimo 2 o 3 denti, e permettono un’ottima visione dei dettagli dei denti stessi, mettendo in evidenza tutte le loro parti. È un esame indolore e non invasivo che permette di rilevare: carie, granulomi o ascessi dentale e anomalie varie nell’arcata dentaria. Esistono vari tipi di radiografie endorali : Radiografie periapicali : permettono di vedere anche la radice del dente o dei denti che è necessario valutare. Bite wing : tramite queste radiografie si vede solo la corona dei denti dell’arcata superiore e inferiore di destra o di sinistra. Rappresentano un valido strumento per la diagnosi di carie interprossimali dei denti posteriori. Le radiografie dentali sono: Uno strumento diagnostico utile per analizzare nel dettaglio il cavo orale; Sicure e non dolorose; A dosaggio radiante minimo, grazie alle nuove tecnologie e apparecchiature;
Autore: Dott.ssa Giulia Freschi 09 feb, 2024
La carie dentale è un processo di distruzione dei tessuti del dente , che parte dallo strato più superficiale, lo smalto, e può progredire fino agli strati più profondi, come la dentina. Il deterioramento dei tessuti del dente è causato dagli acidi prodotti dai batteri presenti nella placca dentale . La placca è una pellicola biancastra che ricopre i denti, costituita dall’accumulo di batteri, rimovibile tramite accurate manovre di igiene orale come l’utilizzo costante di spazzolino e filo interdentale. Le pratiche più corrette per ottenere la sua completa rimozione possono esserti spiegate dal tuo dentista/igienista di fiducia durante una seduta di igiene professionale. Quando non si effettua una corretta igiene dentale gli acidi della placca iniziano ad erodere lo smalto del dente provocando l’insorgere delle carie, macchie scure non definite che possono interessare la parte superiore del dente o la superficie interprossimale (tra un dente e l’altro). Si possono identificare cinque gruppi di carie sulla base del grado di penetrazione: iniziale, superficiale, profonda, penetrante, perforante . Nella prima fase la carie non dà nessun fastidio, è asintomatica, ed inizia a manifestarsi in un secondo momento con dolore aspecifico ai denti e/o ipersensibilità al freddo o al caldo. La sua diagnosi si basa su un’accurata ispezione, se necessario associata all’esecuzione di radiografie, che il tuo dentista di fiducia esegue nel corso di una prima visita o di una visita di controllo. Per prevenire l’insorgenza delle carie è importante: Mantenere una buona e costante igiene orale domiciliare; Utilizzare quotidianamente un dentifricio contenente fluoro , il quale rafforza la struttura dello smalto; Seguire una dieta appropriata , evitando bevande zuccherate e cibi ricchi di zuccheri, non salutari né per il nostro cavo orale né per la nostra salute. Collaborare con i professionisti del settore per fissare igieni professionali periodiche , valutare l’esecuzione di fluoroprofilassi professionale e sedute di istruzione all’igiene domiciliare, nonché eseguire visite di controllo regolari. Una carie, se non trattata, può ingrandirsi fino a raggiungere la polpa dentaria: in questo caso il dente è salvabile tramite una cura endodontica (anche conosciuta come devitalizzazione). Se invece il decorso della carie continua fino a interessare la radice del dente, il dente non sarà più trattabile e purtroppo perso. È importante promuovere i fattori di protezione dalla carie, informando tutti i pazienti.
Autore: Dott.ssa Giulia Freschi 09 feb, 2024
Le afte orali sono piccole erosioni che si formano all’interno della bocca, rappresentano una condizione molto fastidiosa e molto comune, con un picco di incidenza tra i 20 e i 50 anni. Si tratta di piccole ulcere che possono presentarsi sui tessuti molli della mucosa orale (lingua, guance e palato) o alla base delle gengive, si presentano con forma tondeggiante, una parte bianca all’interno, un bordo arrossato e hanno una dimensione di 2-5 mm nel caso delle afte conosciute come “minori”, ma possono raggiungere anche dimensioni di 1 cm nel caso di afte maggiori. Può comparirne una sola oppure possono essere multiple. Le cause sono ancora oggi sconosciute, ma sono state rilevate correlazioni con carenze vitaminiche (B12, acido folico, zinco e ferro) e con l’assunzione di alcuni cibi (piccanti, grassi animali, frutta secca) in soggetti predisposti, nonché una connessione con l’aumento dello stress psicofisico o in associazione ad alcune patologie quali la colite ulcerosa, il morbo di Chron, la celiachia. Generalmente regrediscono spontaneamente nel giro di 7-15 giorni e non sono contagiose ! Ecco alcuni consigli per migliorare la qualità della vita durante un episodio di afte (anche singola): Utilizzare uno spazzolino a setole morbide e avere cura dell’igiene orale; Bere bevande più fresche e mangiare cibi morbidi; Evitare cibi piccanti, molto salati o acidi, così come cibi croccanti o con croste e cibi/bevande calde; Contattare il tuo dentista di fiducia per una visita di controllo, il quale può consigliarti il prodotto protettivo più adeguato (gel, collutorio, spray) per isolare l’afta dal resto della bocca e ottenere un miglioramento della sintomatologia. Pur rappresentando un disturbo comune e generalmente non grave, si consiglia di rivolgersi al proprio medico o dentista di fiducia per una corretta diagnosi e soprattutto nel caso in cui le afte: Siano molto grandi; Ricompaiano frequentemente; Durino più di due settimane; Non sia possibile placare il dolore associato; Non sia possibile alimentarsi.
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