Igiene dentale

Igiene dentale

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L’igiene orale professionale, anche chiamata detartrasi o ablazione del tartaro (o, erroneamente, pulizia!), è una procedura terapeutica che rientra nel campo della prevenzione delle patologie orali. Viene eseguita dall’igienista dentale, professionista in possesso di diploma di laurea, e consiste nella rimozione dei depositi di placca e tartaro presenti sulla superficie dentale. L’igiene orale professionale ha lo scopo di ristabilire, e successivamente mantenere, la salute dei denti e dei tessuti circostanti e di migliorarne l’estetica.

Cos'è la placca batterica?

Già dopo pochi minuti dallo spazzolamento, i denti vengono ricoperti da una pellicola sottile e trasparente, la pellicola acquisita, che si forma a partire dalla saliva ed aderisce in modo tenace ai denti, alle ricostruzioni ed al tartaro.


Le funzioni positive di tale struttura sono principalmente due:

  • costituisce una barriera contro gli attacchi acidi di cibi e batteri
  • mantiene le superfici umide e lubrificate


La pellicola acquisita, però, viene rapidamente colonizzata dai batteri presenti nel cavo orale e contribuisce alla formazione della placca. Quest’ultima contiene più di 500 forme diverse di batteri, che, se lasciati indisturbati, continuano a moltiplicarsi e ad aderire alla superficie dentale.

Il risultato finale è un ammasso di microrganismi immerso in una sostanza vischiosa.

La composizione della placca differisce da un individuo ad un altro e tra le superfici dentali dello stesso cavo orale. Al suo interno vi sono sostanze presenti nella saliva come calcio, fosfato, fluoruro e proteine e carboidrati derivati dagli alimenti. La probabilità di sviluppo della carie dentale e delle infezioni delle strutture circostanti (malattie parodontali) è direttamente proporzionale alla carica batterica. Inoltre la maturazione della placca determina un progressivo peggioramento della flora batterica del cavo orale. Le patologie parodontali e le carie, infatti, sono malattie infettive trasmissibili causate da batteri patogeni non presenti in condizioni di normalità.

Per questo è fondamentale eseguire 

  • quotidianamente manovre attente di igiene orale
  • periodicamente sedute di igiene orale professionale, durante le quali la vostra igienista dentale di fiducia vi darà tutti consigli necessari. Sono sufficienti due o tre settimane perché la placca batterica causi la gengivite (o infiammazione gengivale)! La placca, inoltre, può essere sopra o sottogengivale. La prima inizia a formarsi dal margine gengivale e si estende soprattutto a livello delle zone interdentali e dei colletti. La seconda si posiziona tra gengiva e dente e tende ad andare in profondità, favorendo la proliferazione di batteri estremamente dannosi.

Quali sono i fattori che favoriscono l'accumulo della placca batterica?

Numerosi sono i fattori che determinano un accumulo maggiore di placca batterica e che, in assenza di un’igiene orale adeguata, possono causare gravi problemi di infiammazione a medio e lungo termine.
Tra questi troviamo:

  • aree di difficile igiene domiciliare, come otturazioni incongrue, sporgenze e zone associate a lesioni cariose
  • superfici ruvide, come ricostruzioni e tartaro
  • affollamento dentale, che ostacola le manovre quotidiane di igiene domiciliare
  • superfici già colonizzate da batteri, i quali proliferano molto velocemente
  • presenza di elementi dentari isolati
  • apparecchi ortodontici e componenti protesiche, che necessitano di maggiore attenzione

Cos'è il tartaro?

Il tartaro è essenzialmente placca dentale mineralizzata, pertanto minore è la quantità di placca presente sulle superfici dentali, minore sarà anche la quantità di tartaro. Ciò significa che un’igiene orale attenta e minuziosa può prevenire in modo consistente la sua formazione! Primo obiettivo delle sedute di igiene orale svolte in studio è la rimozione di tali depositi calcificati, responsabili dell’insorgenza della malattia parodontale. Anche il tartaro si distingue in sopra e sottogengivale. Il primo si forma a livello della corona (parte del dente visibile) e delle componenti protesiche. Le localizzazioni più frequenti si trovano in corrispondenza dello sbocco dei dotti delle ghiandole salivari maggiori:

  • le superfici interne degli incisivi centrali inferiori
  • le superfici esterne dei molari superiori

 Il secondo si estende dal margine della gengiva e scende in profondità, posizionandosi sulle radici o sugli impianti dentali.

Il tartaro si forma in strati più o meno paralleli alla superficie del dente. Lo strato esterno è parzialmente mineralizzato e ricoperto da placca. La mineralizzazione dei depositi molli inizia già a partire dalle 24-48 ore di non rimozione.

La velocità di formazione è soggettiva, ma notevolmente influenzata dalla ruvidità della superficie dentale e dalle abitudini di igiene orale quotidiana. Il tempo medio è di circa 12 giorni. Il tartaro determina l’insorgenza e la progressione di patologie infiammatorie parodontali. La ruvidità della sua superficie favorisce l’accumulo di batteri, responsabili di gengivite prima e malattia parodontale (“piorrea“) poi. Grazie alle sedute di igiene orale professionale si può ottenere una completa rimozione dei depositi mineralizzati dalle superfici dentali, che tornano ad essere lisce e più facilmente pulibili e mantenibili da parte del paziente.

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